Noi di “Scelgo Io!”, con questo comunicato, intendiamo farvi conoscere i punti che riteniamo fondamentali e la metodologia per realizzarli; l’intenzione è formare una base di partenza per una proposta condivisa e unitaria per una nuova regolamentazione dei referendum.
- Formulare una Legge di Iniziativa Popolare (L.I.P.) la quale riassuma le modifiche costituzionali e legislative necessarie a realizzare il genuino potere deliberativo sovrano mediante i seguenti referendum:
- Abrogativo, con competenza su qualsiasi materia ivi compresi i Trattati Internazionali.
- Legislativo, introducendo il referendum legislativo di iniziativa e delibera popolare senza limiti di ambito.
- Revocatorio, per cariche monocratica e di intero organismo; escludiamo, per il momento, la revoca di singolo parlamentare perché controversa e di difficile applicazione.
- Confermativo obbligatorio per le modifiche alla Costituzione, i trattati internazionali, la legge elettorale, le leggi sul finanziamento dei partiti e dell’attività politica, i decreti-legislativi entro un anno dalla loro approvazione.
- Quorum zero per ogni tipologia referendaria; pertanto, ogni proposta oggetto di referendum, è approvata se ottiene la maggioranza dei voti validamente espressi a prescindere dalla partecipazione.
- Conformemente a quanto accade per il Parlamento, non vogliamo giudizio preventivo di ammissibilità da parte della Corte costituzionale in merito alla proposta popolare di referendum legislativo.
- Firme di sostegno: parificare il Popolo sovrano proponente al singolo Parlamentare proponente; pertanto, le firme necessarie ad innescare la procedura devono equivalere al numero di elettori che mediamente esprime il singolo parlamentare.
- Il percorso referendario deve avere tempi di realizzazione massimo di 60/90 giorni dalla verifica positiva delle firme di sostegno; inoltre, il percorso deve essere completamente autonomo rispetto ai lavori parlamentari e alle agende elettorali.
- In caso di referendum abrogativo, la legge abrogata potrà essere riproposta dal Parlamento o altro legislatore, ma verrà deliberata solo previo esito positivo di referendum confermativo obbligatorio.
- L’informazione, durante le campagne referendarie, dev’essere la più ampia possibile; richiediamo pertanto sia la pubblicazione “super partes” di un libretto informativo da inviare ad ogni elettore, sia l’allestimento di spazi pubblici gratuiti per la discussione delle iniziative referendarie.
In conclusione, riteniamo che lo strumento referendario, se ben organizzato e praticato, pur non essendo l’unico mezzo di affermazione della sovranità popolare, possa comunque fare la differenza tra una sovranità solo teorica e una praticata realmente.
L’augurio, infine, è che questa Tavola Rotonda produca un documento finale condiviso che possa costituire la molla per una nuova spinta democratica delle Cittadine e dei Cittadini Italiani. Tutti insieme.
Grazie.