La soluzione pacifica.

La soluzione pacifica. 

Pane al pane.

La colpa è solo nostra: una maggioranza che non si sa organizzare e scarica le colpe su quattro scemi, disagiati e malati di mente.

Milioni di esperti, milioni di analisi, milioni di consapevoli, milioni di chiacchiere e zero soluzioni.

E nei social i soliti ritornelli: 

 votare non serve ad un cazzo!” ( ..se voti qualcuno che si fa i cazzi suoi)

 “ astenersi non serve ad un cazzo!”  (.. ma conferma il dominio del più forte).

Fino al 1919 le elezioni erano basate su candidature individuali nel collegio- circoscrizione, riservate ad una piccola minoranza (circa 3%) sulla base del censo con esclusione delle donne.

Il 1* Senato della Repubblica nel 1948 , quello dopo l’assemblea Costituente,   fu formato anche con candidature individuali, fuori dai partiti. La legge elettorale dell’epoca lo prevedeva.

Lo stesso art. 49)

“Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”..

non prevede obbligo di associarsi, ma “diritto” di farlo, come a dire che esiste anche un’altra possibilità: la candidatura individuale (e nel 1946-48 effettivamente esisteva).

Possibilità fatta sparire nel 1951-53 dai partiti con una modifica alla legge elettorale che così ha fatto di loro i veri Sovrani d’Italia (dittatori).

Per invertire il processo in favore dei Cittadini e del Popolo, bisogna passare da qui, dal recuperare e ripristinare il diritto di elettorato attivo e passivo anche per chi non crede o non ha fiducia nei partiti. 

E vuole partecipare da libero Cittadino.

Emergenza attuale: è opinione diffusa che l’attuale degrado delle istituzioni imponga un necessario repulisti elettorale e una nuova classe politica, selezionata in modo accurato, con la autorevole ” scesa in campo “ non dei miliardari e le loro leggi ad personam, ma di quei Cittadini italiani, umani, intelligenti, capaci e orientati al bene comune.

Che in questo Paese non mancano.

E’ perciò ineludibile un grande impegno, vitale alla sopravvivenza del Paese.

La sola speranza e possibilità per il Paese è quella di rivolgersi a persone brave e capaci di impegnarsi politicamente mantenendo il rispetto di se stesse, tra tutte quelle che fino ad ora si sono tenute alla larga dai veleni e dai traffici di partito.

I punti.

1. La soluzione pacifica passa dal consenso.

2. Il consenso è espresso dal voto.

3. Il modello elettorale attuale è progettato a uso e consumo dei partiti e non per i Cittadini. 

4. Il voto deve eleggere brave persone  e non partiti-azienda o bande organizzate.

Una possibilità si chiama “partito di scopo di unità popolare e nazionale “.

Si costituisce ex novo attraverso la selezione diretta dei candidati dai loro Concittadini (Collegio) con primarie aperte in varie assemblee pubbliche (mod. Lista delle Candidature Dirette) e non dalle segreterie dei partiti verticistici ed eterodiretti.

Scelti per consenso e senza interferenze. E poi eletti.

Un “partito di scopo” in discontinuità, rottura e contrapposizione totale con quelli presenti in Parlamento e con gli opportunisti delle poltrone UE. 

Con candidati scelti con primarie aperte gestite dai Cittadini.

Che rispondono direttamente ai Cittadini nei loro territori. 

In questo modo eserciti il diritto di elettorato attivo e passivo senza passare dal giogo delle segreterie dei partiti e preservando la sovranità dei Cittadini e dei territori.

Interrompi il monopolio dei partiti sulle elezioni.

Non è la soluzione di tutti i mali, ma un discreto inizio.

E forse la svolta che introduce un nuovo diritto politico.

Oltre alla uscita dalla UE-EURO deliberata dal nuovo Parlamento, sostenuto dalla volontà degli italiani, va prevista una grande fase costituente per riconfigurare il sistema politico a favore dei Cittadini per dare senso compiuto e corpo reale alla loro sovranità.

Vanno introdotti strumenti di democrazia diretta dato che al momento il “Popolo Sovrano” è schiavo e non ha il diritto di metter mano ai Trattati internazionali, non di deliberare una propria proposta,  non di modificare la Costituzione, non di revocare gli incapaci, non di decidere direttamente nulla (nemmeno il colore delle panchine ai giardinetti).

Finalmente quegli adeguati strumenti di democrazia diretta che i Cittadini italiani aspettano invano da decenni: referendum vincolanti e senza quorum per tutti i livelli decisionali (Nazionale, Regionale, Comunale):

– Referendum Legislativo

– Referendum di Iniziativa

– Referendum Abrogativo

– Referendum Revocatorio per tutti i mandati elettivi monocratici. 

– Referendum Fiscale per accettare / rifiutare la percentuale massima di tassazione annuale.

– Referendum Confermativo Obbligatorio a cadenza periodica fissa [ogni 4 mesi], per confermare o rifiutare modifiche alla Costituzione, leggi costituzionali, trattati internazionali,  spedizioni militari all’estero, leggi e decreti di urgenza dopo 6 mesi, spese oltre 1 miliardo, vendite e concessioni di beni pubblici strategici.

E volendo tanto altro.

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