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Relazione di Sergio Bagnasco

Citazione

Da
Sergio Bagnasco <xxxxxxx@gmail.com>
A
segreteria@scelgoio.org
Data
giovedì 9 marzo 2023 - 15:59
Il Referendum propositivo Tavola Rotonda 18_3_23.pdf 248.8 KB

Il tema è: IL REFERENDUM PROPOSITIVO

CONTENUTI
Cos’è il referendum propositivo – Il procedimento legislativo – Il dibattito intorno al Referendum Propositivo – XVIII Legislatura: la proposta per introdurre il Referendum Propositivo  – Criticità – Proposte per superare le criticità

ABSTRACT
L’introduzione del referendum propositivo era prevista al punto 20  del “contratto di governo” sottoscritto nel 2018 da M5S e Lega. Dopo la prima approvazione – con modifiche – alla Camera nel febbraio 2019, il progetto si è arenato da luglio 2019 in Commissione al Senato. Immediatamente dopo cadeva il governo Conte e il referendum propositivo non rientrò negli accordi della nuova maggioranza che diede vita al Conte bis. Va ricordato che l’introduzione del referendum propositivo era prevista anche dall’art 11 del DDL Boschi di riforma della seconda parte della Costituzione, rinviando però tutto a una futura legge di attuazione.
La proposta discussa nella XVIII Legislatura resta, pertanto, il punto più concreto e avanzato di dibattito politico intorno al tema, sebbene, come vedremo, anche in questo caso tutti gli aspetti più salienti e caratterizzanti della riforma fossero rinviati a una futura legge di attuazione.
A conclusione di questo scritto, per superare le criticità che emergono dall’analisi, delineo un nuovo percorso per introdurre il referendum propositivo. 

L'intervento a voce sarà, ovviamente, una sintesi - non superiore ai 15 minuti - nella quale evidenzierò le criticità del referendum propositivo e indicherò un percorso che potrebbe consentire di superarle armonizzando il Referendum propositivo con gli altri strumenti di democrazia diretta.

Un cordiale saluto

Testo relazione: Il Referendum propositivo Tavola Rotonda 18_3_23.pdf 248.8 KB

Gian Zanolli ha reagito a questo messaggio.
Gian Zanolli
Citazione
  1. La cosa che più mi lascia perplesso sono i tempi di realizzazione previsti nella Proposta: la somma dei tempi ivi indicati a partire dalla presentazione delle 20mila firme allo svolgimento del Referendum sono di 1.125 giorni a cui vanno aggiunti i possibili altri 365+180  giorni quando si incappa nello scioglimento delle Camere ed elezioni. Evento assai probabile in un periodo così protratto. Per un totale di 1.670 giorni. A cui vanno aggiunti i tempi morti non idonei allo svolgimento (luglio- aprile = 300 gg.) per un totale che può arrivare a 1.970 gg. Se poi il Presidente dR. vuole accorpare più Proposte presenti, aggiungere fino ad altri 180 gg.                                                                  
  2. Trovo curioso che si chiami "minoranza" un insieme di 500mila Cittadini con semplice funzione di iniziativa proponente di una legge alla delibera del Popolo e dall'altra si accetti che sia proponente di legge un singolo Deputato che vale al massimo circa 130mila elettori.
  3. Altrettanto curioso che si accetti l'esistenza di Commissioni deliberanti alla Camera formate da qualche decina di cittadini e la loro trasparenza ( che tra l'altro le normative le deliberano) e si contesti la semplice capacità di elaborare (che non è deliberare ) in trasparenza di un Comitato di Cittadini che magari potrebbe coinvolgere altrettanti partecipanti e forse ancor più.